Dal Giornale di Brescia online del 20 febbraio 2024.

«Similare» è una parola che risuona di note: si-mi-la-re è una progressione in musica di una scala in bemolle ma da oggi è anche il nome di un sito web, che raccoglierà le esperienze educative in ambito musicale di tutta la Lombardia, tra scuole, conservatori, progetti e bandi.

Circa centocinquanta tra docenti, dirigenti, musicisti ed esperti del settore provenienti da tutta la regione partecipano oggi al lancio di questo ampio portale online, durante un convegno ospitato al ristorante Villa Giardino di Paderno Franciacorta.

Sarà proprio un istituto comprensivo bresciano – quello di Passirano – a tenere il timone di questa navigazione sulle onde musicali della Lombardia: un punto d’incontro di esperienze formative per creare una rete stabile tra le scuole della regione. Un «progetto pilota» che lega istituti e progetti dalle primarie alle medie e ai licei musicali (e coreutici), fino ai conservatori: un progetto voluto dall’Ufficio Scolastico Regionale, da quell’ufficio quinto ora guidato dall’attuale dirigente dell’Ust di Brescia Giuseppe Bonelli.

A organizzare e gestire tutte le informazioni sarà dunque l’IC di Passirano. La sua dirigente Chiara Spatola ha spiegato che il sito Similare.it «non sarà affatto una vetrina, perché le vetrine dei negozi cambiano in relazione alle stagioni e alle mode. Invece in questo caso torneremo alla parola “situs” nel significato di qualcosa che resta, che rappresenti un punto fermo nel tempo. Mezzo di dialogo tra esperienze diverse da vivere in modo diacronico e sincronico, quindi attraverso tutti i gradi di istruzione». Ma ci saranno criteri omogenei: non si tratterà di un raccoglitore di input assemblato in modo compulsivo. Alcune sezioni del sito sono già attive e complete, altre saranno aggiornate a partire da questa giornata di scambio effettivo di informazioni.

Nel suo intervento il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Giuseppe Bonelli ha rivolto un pensiero all’ex ministro Luigi Berlinguer –  scomparso tre mesi fa a 91 anni – per ricordare che «se c’è tutta questa attenzione per la musica nella scuola lo si deve innanzitutto alla sua intuizione, perché l’insegnamento delle discipline musicali è uscito allora dal guscio in cui era fermo prima –  cioè al poco che si faceva negli istituti magistrali –, fino al passo concreto compiuto in seguito con i decreti delegati della legge 107. Ora la strada non è conclusa: servono investimenti ulteriori. Questo progetto mette al centro la possibilità di interagire con tutto il mondo della scuola. Per farlo dovremo implementare strumenti e risorse, e lo dovremo fare come uffici territoriali, dirigenti, referenti».

Sul nuovo sito si trovano le descrizioni dei licei musicali e l’elenco di tutte le 173 Smim, scuole medie a indirizzo musicale, raccolte in liste divise per provincia: nel Bresciano le statali sono 17. Un numero che è rimasto stabile in questi anni, nonostante l’interesse mostrato da molti istituti che vorrebbero intraprendere il percorso per diventare «medie musicali» a tutti gli effetti. L’auspicio è che ora si apra una nuova fase propulsiva, in questo senso.

Al centro dell’approfondimento online ci sarà anche la realtà delle orchestre regionali della Lombardia. Grande spazio anche per l’attività dei cori e delle bande del territorio, dei vari enti accreditati dal ministero, dei futuri «Poli dell’orientamento artistico e performativo» (tema che viene approfondito durante il convegno dai referenti dell’Usr Ciro Fiorentino e Andrea Saba), della pratica musicale possibile nelle primarie dal decreto dell’8 gennaio 2011. Un utile focus riguarda anche l’Orientamento, per aiutare i giovani a individuare la presenza di discipline musicali nelle università della Lombardia. I referenti di progetto troveranno infine anche i moduli necessari per segnalare le manifestazioni da pubblicare, che saranno visualizzabili come eventi di un blog e saranno selezionabili per provincia.

L’istituto comprensivo di Passirano

Gran parte del lavoro è reso possibile grazie all’impegno di Daniela Gozzi, docente interna all’istituto di Passirano, flautista ed esperta in creazione di siti web. Gli studenti dell’IC di Passirano e dei licei musicali Veronica Gambara di Brescia e Bartolomeo Zucchi di Bergamo hanno avuto l’occasione di mostrare le loro approfondite conoscenze pratiche e teoriche, a partire dalla prima esibizione

diretta da Cetti Schinocca: esecuzione di un brano del compositore messicano contemporaneo Arturo Márquez, con la quale hanno anche vinto il primo premio a Città di Castello. Ed è proprio Schinocca, che è la referente provinciale all’Ust di Brescia per le attività musicali ed è docente di pianoforte nel comprensivo di Passirano, a illustrare le novità derivanti dal nuovo decreto interministeriale 176/2022 che coinvolge le scuole ed è da poco entrato in vigore.

L’incontro

In mattinata oltre a Laura Pedretti, docente alla primaria di Rudiano che ha parlato della sperimentazione DM 8, cioè quella dello studio strumentale a partire dalla terza elementare, ha preso la parola anche Antonella Caputo, formatrice, musicista e psicomotricista, che ha aperto il suo intervento danzando e coinvolgendo i partecipanti sulle note della fiaba musicale «Pollicino», per introdurre al tema delle storie di formazione «che portano i bambini dalla dipendenza all’autonomia». I bambini dell’infanzia vivono grandissime trasformazioni «dal punto di vista motorio, musicale e cognitivo. Per far sì che queste funzioni possano concretizzarsi servono chiavi di lettura e punti di riferimento. Il corpo non è uno strumento della mente ma è già cognizione, soprattutto quando noi elaboriamo le nostre strategie di adattamento all’ambiente».

Tra gli altri protagonisti della giornata anche Alberto Baldrighi, direttore del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia, Claudia Franceschini, docente del liceo Veronica Gambara di Brescia, Rosalia Caterina Natalizi Baldi, dirigente dello Zucchi di Monza e capofila del progetto Orchestre Regionali, che interviene sull’esperienza delle orchestre nelle strutture ospedaliere. Grande la soddisfazione espressa da numerosi docenti (molti dei quali conosciuti anche come solisti, componenti di ensemble classici o barocchi o noti come performer e cantautori): alcuni di loro – come l’insegnante e flautista Stefania Maratti – hanno sottolineato «l’importanza di un appuntamento così raro e specifico sul tema dell’educazione della materia tra i banchi, in un periodo in cui si tende a privilegiare di più gli aspetti tecnologici che quelli della pratica musicale».

Articolo nell’edizione cartacea del Giornale di Brescia del 21 febbraio 2024 (scaricabile in pdf)

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